lunedì 28 maggio 2007

Recensioni/Italiani: Les:Petits:Enfants/Terriblez (Mizar Records/Audioglobe/Fleisch Agency - 2007) by Pasquale Boffoli



Non devono trarre in inganno i primi due tre minuti di Superdance, primo brano dell’album di debutto dei mantovani Les:Petits:Enfants/Terriblez, dal titolo omonimo: avvio prettamente electro-sintetico, con la voce di Andj filtrata al vocoder (chiara la matrice Kraftwerk) cosa che torna con eleganza intrigante in Land Of Peaches ed altri episodi dell’opera.
Questo disco è quanto di più eclettico si possa immaginare, votato ad un crossover moderno ed insinuante in misura crescente ad ogni nuovo ascolto.
La successiva ballata umanoide ad esempio, la chiaroscurale The Day Before The Crash si tinge di bagliori new-wave ‘80 ancora intrisi di sussulti punk.
Invitation au voyage : brano seducente a chiare tinte dark recitato più che cantato in francese; sembra un brano degli Ulan Bator più melodici, con le chitarre di Andj ed Andrea soverchiate nel finale da un’epifania di synth che penetrano i neuroni suadentemente.
Pnx vol.2 (strumentale), Jeunesse, No, Martina, Concept svelano una colta componente noise, fredda ed avvolgente sfociante in melodie ammalianti che qualifica L.P.E.T. tra i più diligenti e rigorosi allievi dei Sonic Youth.
Rimane il loro sound un albero che allunga i suoi rami in tutte le direzioni in virtù anche dell’ennesimo splendido lavoro di produzione e tecnico di Fabio Magistrali; si prendano Vampyrotheuthis Infernalis e You know nothing you know: tessiture chitarristiche preziose e sommessi vocalismi di sapore post-rock sbocciano in irresistibili walls of guitars.
La serpentina The Cake, quasi gotica ed alimentata da voce sintetica e synth sfocia più volte in ennesime catarsi chitarristiche e vive splendidamente di pieni e di vuoti .
Un cupa chitarra trattata con un e-bow risplende nella malinconica Teatro dell’aqua, attorcigliata ad altre delicate corde: un epilogo strumentale intimamente discreto per un album che sintetizza con arte sopraffina più di trent’anni di mutazioni e sussulti del rock venuto dopo il punk, ma che pesca anche negli anfratti intellettuali tra i ’60 e ’70 europei, teutonici in particolare.

http://www.lpetz.net/
http://www.mizar-records.com
http://www.fleisch-agency.com
http://www.audioglobe.it

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