domenica 12 dicembre 2010

STEVE WYNN & THE MIRACLE 3: Northern Aggression (Nov.15 2010, Yep Roc)

Ha scritto bene qualcuno recentemente: non ha senso continuare a consumare la propria copia di "Medicine Show" o "Days of Wine Roses" in attesa di un altro miracoloso improbabile Paisley Underground: sono i fatti che contano; Steve Wynn anche dopo lo scioglimento dei grandi Dream Syndicate non ha mai smesso di credere nella sua 'mission impossible', di compiacersi di certe morbose atmosfere rock, neo-psichedeliche quanto basta per vincere le nostre resistenze.
Nel corso di tutti i ’90 e del primo decennio del nuovo millennio, mentre calcava i palchi di mezzo mondo (é sempre stato di casa in Italia) ha tra l'altro ottimizzato le sue qualità di songwriter.
Ecco allora che incide veri piccoli capolavori come "Kerosene Man" (1990, Rhino), o soprattutto quell’ "Here Comes The Miracles" doppio (Blue Rose/Innerstate Rec.) del 2001 contaminato dalla febbre di un desert-rock psichedelico che vedeva la partecipazione di ex Green On Red come Chris Cacavas, John Convertino e Howe Gelb dei Giant Sand.
Con il moniker Miracle 3 ribadiva poi la sua unicità di rocker dalla voce stentorea con un’altra opera notevole, "…Tick …Tick …Tick" (Blue Rose, 2006).
Dopo la pacata pregevole parentesi mitteleuropea slovena di "Crossing Dragon Bridge" (Rock Ridge Music, 2008) con l’Orchestra da Camera di Praga voluta dal produttore Chris Eckman, ecco Wynn ed i Miracle 3 tornare con "Northern Aggression" (Yep Rec., Nov.15 2010) al rock torrido, quello inciso nel suo dna sin dalle memorabili imprese psiche dei Dream Syndicate degli eighties; anche se, a dirla tutta, tra le cose che più colpiscono al cuore di questo Northern Aggression sono l’ispiratissima St.Millwood, crepuscolare e decadente, con una steel guitar che ti fa l’anima a fettine, e la ballata The Death of Donny B con sempiterni ectoplasmi Velvet Underground.
C’è di che far esultare il vostro coté più ruvidamente rock, come dicevo, con We Don’t Talk About It, No One Ever Drowns, Consider the Source, On The Mend, con chitarre annichilenti ed ipnotiche come dio comanda, che raschiano il fondo della ‘rock-passion’ non ancora doma di un artista che il 21 Febbraio del 2010 ha compiuto cinquant’anni.

Pasquale Wally Boffoli

STEVE WYNN & MIRACLE 3 - "Ribbons and Chains", Vienna 2010
07.11.2010 Steve Wynn - No One Ever Drowns (incl. false start) - live @ Das Bett, Frankfurt
The Death of Donny B
On The Mend
Steve Wynn

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