giovedì 9 giugno 2011

FRANCO BOLELLI/LORENZO 'JOVANOTTI' CHERUBINI “VIVA TUTTO!” (2010 Add editore)

Lorenzo Cherubini da Cortona, cantante, Franco Bolelli da Milano, filosofo. Nove mesi di e-mail in cui il racconto quasi quotidiano di pensieri ed esperienze scivola fluido e naturale, sincero e onesto dando corpo e vita a un diario epistolare in continua evoluzione, quella biodiversità in evoluzione tanto cara a Franco Bolelli che in Lorenzo vede concretizzarsi, contatto dopo contatto, il concetto taoista di filosofia evoluzionista. Non solo compiere l’azione, ma essere noi stessi l’azione. La crescita quotidiana di un nuovo disco, il suo lento e a tratti frustrante divenire squarciano il velo sul progredire della vita stessa nei suoi aspetti minimi e meravigliosi, come il gioco di una bimba o un giro in bici nel bosco o la sofferenza di una madre nel suo lento distaccarsi dalla consapevolezza e dal mondo, e il comprendere come questi siano non solo parte della spirale naturale, ma essi stessi nello stesso istante vita e morte, luce e buio, yin e yang.
Risplendere nella luce abbagliante piuttosto che essere fioco bagliore nel buio profondo. Sentirsi parte dell’universo, parte della vita di esso ed esserlo finché si muore, perché il pensiero della morte ti priva del pieno godimento della vita.
Nella foresta amazzonica come a Manhattan, in un sacco a pelo alle sorgenti del Tevere o in un recinto per cani che giocano a Washington Square. Ecco come la costruzione di un disco diventa la mappa per scoprire i molteplici mondi che vivono in noi, anzi i mondi diversi che noi stessi siamo.
L’incredibile fragilità dell’uomo di fronte all’eruzione di un vulcano e la sua straripante potenza tecnologica e creativa. Essere tutto e il suo contrario, semplicemente non essere nell’azione, ma l’azione stessa. Essere. Allargare a dismisura questo essere fino a comprendere in sé tutto il possibile. Essere sé. Ulisse e Orlando, Mozart e Miles Davis. Franco Bolelli scrive che John Lennon cambiò il mondo con She loves you più che con Imagine, la leggerezza dell’essere più che l’architrave ideologico. Lorenzo scrive che ciò che esprimono i Rolling Stones nei loro concerti è: viviamo finchè siamo vivi.
"Viva tutto!" è un inno alla vita, non vuole proporre soluzioni o scorciatoie di alcun tipo verso chissà quale Eden, nessuna formula consolatoria o morale. La vita siamo noi col nostro stroboscopio di luci e ombre, Ariosto e Tarantino, Peter Pan e Kill Bill.
“Al centro di tutto c’è l’essenza: di una scelta, di un progetto, di una relazione, di un singolo gesto, di una frase; il tutto pronto a esplodere in generosità incondizionata”. I piccoli vissuti quotidiani effondono nell’universo e ne costituiscono la semplice sostanza, la meravigliosa e straziante bellezza.
Maurizio Galasso
Weconomy | Franco Bolelli | + ME = + WE
Franco Bolelli per WeBrave (2009)

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