mercoledì 16 novembre 2011

GUY CLARK: "Songs and Stories" (Uscita: 16 agosto 2011, Dualtone)

# Consigliato da DISTORSIONI

Guy Clark, texano purosangue, 70 anni compiuti in questo novembre, è cresciuto leggendo poesie e imparando a suonare l'acustica a 16 anni: le prime canzoni che ha imparato erano per lo più in spagnolo. Nel corso di una lunghissima ma poco fitta carriera, solo una quindicina di album in circa 36 anni, ci ha lasciato almeno due grandi dischi, i primi due ovviamente, “Old N°1” (1975) e “Texas
Cookin” (1976), con un Clark poco più che ventenne a raccontarci con orgoglio le bellezze e le tradizioni della sua terra natia. Guy si è poi quasi eclissato rapidamente dall'attenzione generale. Ora a ridosso di un compleanno importante
arriva a celebrarlo questo sorprendente live nel quale il nostro da cantautore si trasforma in cantastorie. Come dice il titolo infatti in queste 23 tracce si alternano racconti e canzoni, con Clark che ripercorre tutta la sua vita, tra illusioni e belle pagine da ricordare. Tra queste ultime da segnalare le varie cover che Johnny Cash a suo tempo dedicò al texano, Texas 1947, Let him roll e la splendida The last gunfighter ballad, non a caso tutte prese a prestito dai due lavori sopracitati. Ascoltando questo “Songs and Stories” sembra che il tempo si sia fermato per Guy, la voce non è quella splendida e vibrante degli esordi ma graffia ancora, la backing band è di gran classe: Verlon Thompson, Shawn Camp, Bryan Davies and Kenny Malone, mentre l'album è stato registrato al Belcourt Theatre di Nashville. La tracklist del live tralascia completamente i primi dischi, solo “L.A.Freeway” è presente, in compenso figura If i needed you, una sentita dedica all'amico Townes Van Zandt, texano pure lui e tristemente deceduto all'alba dell'anno 1997 per un attacco di cuore, e il bel duetto tra Shawn Camp e Guy, con Magnolia Wind scritta da entrambi. In generale si respira una aria di purezza, di rilassatezza direi: i cinque strumentisti suonano tutti rigorosamente seduti, deliziosi quando si lanciano in pezzi quali The Randall Knife e Dublin Blues che chiude la performance. Bentornato tra di noi Guy, e che il disco tributo che uscirà a fine anno, con ospiti illustri quali Emmylou Harris, Steve Earle, John Prine ed altri serva a darti quella celebrità e il giusto riconoscimento che il mondo musicale ti ha parzialmente negato.
Ricardo Martillos

GUY CLARK OFFICIAL SITE





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